“Nessun sapere potrà mai essere ucciso o soffocato, nulla e nessuno potrà mai disperdere le tracce di una conoscenza autentica”.
Lo sciamanesimo è l’eredità spirituale più antica del mondo. Non è un sistema di credenze, non è una religione, non è fideismo, è bensì una conoscenza che vive una spiritualità vitale basata sull’esperienza diretta a vari livelli di consapevolezza, ai quali si può accedere solo con un atteggiamento innocente che interdice il pensiero razionale.
Lo sciamano infatti usa l’astrazione, la visione e il simbolismo, si lascia andare al flusso delle immagini del suo inconscio per attingere ad esperienze interiori, una memoria antica che non può essere conosciuta nello stato normale di coscienza.
Lui sa che può comunicare con gli animali, le piante, l’acqua, il vento, le nuvole, le stelle perché tutto ciò che è nell’universo ha un suo proprio spirito ed è anche la parte del Tutto, lui compreso. Non è un osservatore di un piano diverso di esistenza, al contrario si immerge nell’esperienza e la vive in tutti i suoi aspetti.
Non studia l’esistenza, lui esiste in quella realtà e trasporta quelle conoscenze nella vita di tutti i giorni, non separa queste due realtà perché le ritiene entrambe vere, rimane fedele a se stesso in entrambe, porta la visione dell’altra realtà nella sua quotidianità che sarà alimentata da intuizioni e percezioni.
Grazie alla sua visione innocente unisce la percezione alla comprensione, “volando” così ad un livello più alto di intuizione e di conoscenza. Per questo lo sciamano dice: “Io non credo, io vedo”.
L’esperienza sciamanica, come via spirituale, attraverso l’accesso a stati di ipercoscenza chiamati anche estasi, dove risiedono le nostre qualità più elevate, possiede un grande potere terapeutico e può essere impedita solo dalla continua ricerca della spiegazione che caratterizza l’uomo moderno.
Lo sciamanesimo invece è un’arte che ci sollecita a guardare l’universo da un altro punto di vista, mettendoci in contatto con tutto ciò che è conosciuto a patto che si guardi come guarderebbero gli occhi innocenti di un bambino privi di concetti, preconcetti, convinzioni, nozioni, dubbi ed abbandonare così una razionalità insidiosa piena di limiti, controlli e paure.
Il bambino non si pone domande ma guarda con “occhi pieni di meraviglia” e questo è il primo segreto per approcciare questa arte.
Il secondo segreto è studiare, sì …per poi dimenticare.
E’ un grande patrimonio che portiamo dentro di noi e personalmente penso vada riconosciuto, non dimenticato e tanto meno deriso.
Dare credito a questo antico sapere significa onorare i nostri Antenati riconoscendo il valore spirituale e psicologico delle loro conoscenze, visto che oggi, nel mondo moderno, tutte le pratiche di ricerca e di aiuto come la psicologia, la radiestesia, la radionica, l’analisi dei sogni, le costellazioni familiari, la danza terapia, la musicoterapia, l’ipnosi, le tecniche di immaginazione creativa, l’astrologia e fitoterapia, sono tutte pratiche che erano già a Loro note, ancor prima che gli psicoterapeuti occidentali le riscoprissero.
“Non esiste alcun procedimento logico per scoprire le leggi elementari dell’universo, il solo procedimento è l’intuizione. Il meccanismo della scoperta non è né logico né intellettuale, è un’improvvisa illuminazione, quasi un’estasi”.
Albert Einstein
Give a Reply