“Lei di cosa si occupa?” “Sono una radioestesista”.
Con questa risposta ho incontrato molto spesso grandi difficoltà, sia perché la maggior parte delle persone non conosce il significato di questo termine, sia perchè nel dare delle spiegazioni in merito, per semplificare, si fa riferimento allo strumento radiestesico più semplice, il pendolo e così il più delle volte si legge dalla mimica delle persone perplessità e scetticismo.
Peraltro il tentativo di dare delle spiegazioni più ampie facendo riferimento alla Fisica Moderna, che rivoluzionò la Fisica Classica grazie alla Teoria della Relatività di Albert Einstein, non è sufficiente né restituisce credito ad un’arte che raccoglie un’area vasta di concetti in quanto opera su vari livelli.
La Radiestesia è uno strumento di conoscenza che viene esercitato fuori dell’ambito tradizionale dei cinque sensi; è dunque possibile approcciarla con un atteggiamento “spirituale”, non solo dal punto di vista fisico, materialista.
La Radiestesia è il più antico metodo di indagine sperimentato dall’uomo, più conosciuto con il nome di rabdomanzia, veniva usato per “sentire” la presenza di elementi sotterranei.
Più avanti nella storia diventò un metodo di conoscenza iniziatica ben nota ai costruttori di templi, chiese e monumenti: tramite il rabdomante veniva individuato il terreno più idoneo e la posizione migliore per convogliare in modo armonico le energie cosmo-telluriche ma anche per individuare acqua, metalli, minerali e quanto era “nascosto”.Quanti dei nostri nonni e bisnonni si sono rivolti a rabdomanti per individuare falde acquifere nelle loro terre e costruire così dei pozzi di raccolta?
Ancora oggi la figura del rabdomante è a volte insostituibile, solo tramite il suo intervento si può stabilire il punto dove scavare, la profondità e la portata della vena acquifera o magari se è opportuno rinunciare.
Rabdomanzia e radiestesia si differenziano solo nei termini, uno più antico e il secondo più moderno, entrambi funzionano sulla base degli stessi identici principi.
Sono strumenti che rilevano quanto avviene intorno a loro e nell’intimo dell’operatore, il tutto si riflette nel suo sistema neuro-psico-muscolare.
In altre parole la radiestesia è la possibilità psichica che ha il nostro essere a vari livelli, fisico, astrale e mentale, di percepire le energie sottili o extrasensoriali di ogni elemento naturale che irradia energia.
E’ la capacità di sapersi porre in risonanza con il nostro essere, “sentirne” le vibrazioni, riuscendo a decodificarlo tramite il movimento dello strumento radiestesico.
Il fenomeno radiestesico è basato sul principio che ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, viene, diciamo così, “bombardato” da quelle emesse da altri corpi vicini e lontani.
L’uomo è un’antenna ricevente ed emittente, e il radioestesista, mentre opera, è anche in collegamento con le energie Terra/Cosmo.
La Radiestesia infatti è un’arte intermediaria tra “spirito e materia” mediante l’unione “mente e corpo”.
“O sapienti…cosa vi spinse ad occultare la conoscenza?”
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