Desidero condividere con voi l’esperienza avuta oggi in studio con un cliente con un problema di epicondilite al braccio destro, insorto ormai da qualche mese senza grossi motivi apparenti.
Osservando l’avambraccio e la mano, mi sono accorta che la muscolatura, rigida e fortemente contratta, limitava la distensione completa dell’avambraccio e l’apertura ampia della mano.
Ho deciso di iniziare con un lavoro di allungamento globale decompensato delle braccia su Pancafit.
Durante il lavoro ho percepito la presenza di una restrizione fasciale sotto la clavicola destra, che creava una resistenza ad un allungamento completo e soddisfacente della miofascia. Si trattava di una piccola cicatrice, esito di una vecchia cisti dalle radici profonde che il cliente aveva rimosso 10 anni prima e di cui aveva perso il ricordo.
Ho deciso, allora, di trattare la cicatrice con le tecniche di Craniosacrale Biorelato e di completare il lavoro dedicandomi anche al diaframma respiratorio, che si presentava rigido e poco elastico.
Al termine della seduta il cliente ha dichiarato di sentire il braccio e la spalla leggeri e decisamente più liberi, di sentire il dolore del gomito diminuito di un buon 50% e di percepirsi in stazione eretta più dritto.
Ogni giorno sperimento che l’approccio globale al corpo della persona, attraverso l’uso di più tecniche tra loro complementari, regala risultati veloci e molto soddisfacenti.
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