La sclerosi multipla è una malattia autoimmune demielinizzante che colpisce la comunicazione tra cervello e midollo spinale (ovvero il sistema nervoso centrale o SNC), causando un’ampia gamma di segni e sintomi diversi.
L’interruzione di questa comunicazione, dovuta alla progressiva demielinizzazione delle fibre nervose deputate al transito dei segnali provenienti dal SNC verso organi e muscoli corporei, può interferire con diverse funzionalità tra cui si annovera il controllo di vescica e intestino.
Un’alta percentuale di pazienti affetti da sclerosi multipla, infatti, presenta una vescica neurologica, ovvero uno scarso controllo dei funzionalità vescicale.
Tra i segni e sintomi associati a questa particolare condizione possiamo trovare problemi di incontinenza, difficoltà a svuotare la vescica o senso di svuotamento incompleto, urgenza e bisogno di urinare più spesso.
Questa sintomatologia, certamente invalidante, se non trattata può portare alla compromissione della qualità di vita.
In questo articolo vogliamo esaminare, partendo da uno studio scientifico pubblicato nel 2009, i benefici della Tecnica Craniosacrale nel trattamento dei segni e sintomi delle vie urinarie inferiori in pazienti con sclerosi multipla.
Al fine di valutare se la tecnica craniosacrale si dimostrasse o meno efficace nel migliorare i sintomi urinari in pazienti con sclerosi multipla è stato organizzato uno studio prospettivo di coorte, un tipo di studio osservazionale in cui il non vengono somministrati farmaci.
Lo studio ha avuto luogo in un centro clinico di riferimento per la diagnosi e il trattamento della sclerosi multipla, e si è focalizzato su possibili cambiamenti nei sintomi del tratto urinario inferiore, nel volume residuo post svuotamento e in generale nella qualità di vita dei soggetti presi in esame.
I pazienti della clinica sono stati valutati prima e dopo la terapia craniosacrale. La valutazione ha incluso l’esame neurologico, la determinazione dello stato di disabilità, la stima del volume residuo ultrasonografico post minzionale e il riempimento di un questionario focalizzato sui sintomi del tratto urinario inferiore e sulla qualità di vita.
Ventotto pazienti hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità e sono stati inclusi in questo studio.
Il confronto tra il volume residuo post minzionale, i sintomi del tratto urinario inferiore e la qualità di vita prima e dopo la terapia craniosacrale ha rivelato un miglioramento significativo (0,01 > p> 0.0001).
E’ stato dunque dimostrato che la tecnica craniosacrale si è rivelata un mezzo efficace nel trattamento della sintomatologia delle vie urinarie inferiori, e un valido aiuto nel miglioramento della qualità di vita nei pazienti affetti da sclerosi multipla.
Fonte: Gil Raviv, Shai Shefi, Dalia Nizani, Anat Achiron, Effect of craniosacral therapy on lower urinary tract signs and symptoms in multiple sclerosis, in Complementary Therapies in Clinical Practice, vol. 15, 2, Maggio 2009, pp. 72-75
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