Spesso, nel mio lavoro di operatore del benessere, ho riscontrato che liberare e rendere elastico il pavimento pelvico aiutava in modo indiscutibile non solo il recupero delle corrette funzioni fisiologiche primarie, ma anche la funzionalità di articolazioni come quelle delle anche, un appoggio plantare, la funzionalità di una spalla o la mobilità della colonna.
La presenza, infatti, di aderenze, cicatrici o rigidità da traumi influenza tutta la postura del bacino e la funzionalità fisiologica degli organi in esso contenuti, nessuno escluso.
Diventa quindi primario sensibilizzare le persone ed in particolar modo le donne dell’importanza di questa zona e del ruolo che essa svolge.
Cos’è dunque il pavimento pelvico o perineo?
Il pavimento pelvico è una cupola rovesciata composta di muscoli, tessuto connettivo, vasi sanguigni e nervi, che si estende dal pube, al coccige e al sacro. Sostiene sopra di sé gli organi del bacino della donna: la vescica urinaria, l’utero ed il retto, ed anche tutti gli organi dell’addome che si trovano sopra di essi.
Funzioni principali:
- Rappresenta una base di sostegno degli organi del bacino e di quelli contenuti nell’addome
- Ci permette di controllare i bisogni
- Ha a che fare con la funzione sessuale
- Ha un’importante funzione durante il parto
- Ha un’influenza posturale e respiratoria
La resistenza del pavimento pelvico è legata a vari elementi come il fattore genetico e ormonale, lo stile di vita, l’attività fisica, il sottoporsi o meno a lavori faticosi, il numero di gravidanze e parti ecc.
Disfunzioni del pavimento pelvico
Una disfunzione del tono della muscolatura pelvica può essere intesa sia nell’incapacità di contrarsi che in quella di rilassarsi. Questa zona può presentarsi, quindi, sia ipotonica, debole (incontinenza) che in tensione, rigida e contratta a seguito di problematiche traumatiche (cadute sul coccige, traumi da parto, interventi e cicatrici), gravidanze, stress psicosomatico o per una disfunzione energetica a carico del primo chakra situato in questo distretto muscolare.
Le conseguenze di questo ipo/ipertono della muscolatura avranno una ricaduta immediata sulla corretta funzionalità fisiologica degli organi contenuti, con conseguenti prolassi e disturbi di incontinenza urinaria che si ripercuoteranno inevitabilmente su azioni come tossire, starnutire, saltare, correre.
La muscolatura pelvica, inoltre, agisce sulla postura statica e dinamica. E’, infatti, strettamente collegata con il bacino pelvico e tutte le strutture ad esso annesse: diventa elemento cardine per una buona funzionalità e mobilità articolare degli arti inferiori, del tronco e degli arti superiori.
Lavorando in sinergia con queste strutture, crea una stabilità funzionale e posturale del corpo sia in stazione eretta che in movimento, mantenendolo costantemente in equilibrio con il proprio centro di gravità.
Per quanto riguarda la respirazione, non bisogna dimenticare che il diaframma lavora in stretta collaborazione con il perineo e il buon funzionamento dell’uno agisce direttamente sulla funzionalità dell’altro.
Una postura ed una respirazione disfunzionali, infatti, producono una compressione degli organi che agisce direttamente sulla muscolatura del perineo, indebolendola, con conseguenti disordini fisiologici.
Come rieducare la muscolatura del perineo?
Rieducare, quindi, la muscolatura pelvica attraverso una presa di coscienza respiratoria motoria e motoria, con una ginnastica mirata e specifica da portare con sé nella quotidianità, renderà più consapevoli e attenti verso il proprio corpo e l’importante ruolo che svolge questa muscolatura.
Si attenueranno disturbi e disagi recuperando le corrette funzioni fisiologiche quotidiane, si moduleranno le alterazioni posturali per un corpo più sano e senza dolori migliorando così la propria qualità di vita personale, relazionale e sociale.
Per approfondimenti leggi anche:
Analogie tra Primo Chakra e Pavimento Pelvico
Pavimento Pelvico e Respiro
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