Perché oggi è importante parlare di postura?
Una buona postura:
- Migliora la qualità della vita mantenendo inalterato uno stato di benessere
- Previene o migliora disfunzioni articolari e muscolari
- Aumenta il rendimento dello sportivo di alto e medio livello e le sue prestazioni
- Risolve o previene gli infortuni per atleti e non
- Previene l’insorgenza di problematiche future.
Ma cosa s’intende per postura?
La Postura può essere definita come la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei, per il mantenimento dell’equilibrio con il minor dispendio energetico, sia in condizioni statiche che dinamiche, su cui influiscono i fattori neurofisiologici, biomeccanici, psicoemotivi e relazionali.
Il nostro corpo attua costantemente una strategia per rimanere in equilibrio, reagendo alla forza di gravità nella maniera più economica possibile, grazie alle informazioni che il corpo riceve da strutture chiamate RECETTORI del sistema nervoso centrale e periferico, e soprattutto
- l’occhio
- il piede
- l’orecchio interno (vestibolo)
- l’apparato masticatorio
- la cute
- i muscoli
- le articolazioni.
Questo è un vero e proprio sistema, chiamato Sistema Tonico Posturale, la cui integrità è alla base di una sana e corretta postura e quindi anche di una migliore qualità di vita.
Una postura corretta infatti permette di avere un buon equilibrio in piedi, durante il cammino e in qualsiasi movimento della vita quotidiana e sportiva col minor dispendio energetico possibile.
Un individuo è frutto del vissuto della persona stessa, dell’ambiente in cui vive (determinato anche da stress, traumi fisici ed emotivi), di posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, di una respirazione scorretta, di squilibri biochimici derivati da una scorretta alimentazione ecc.
Questi fattori a livello muscolare determineranno un aumento dello stato di contrazione che, aggiungendosi al tono basale preesistente, col tempo creerà stati di accorciamento muscolare permanente, con vere e proprie retrazioni muscolari.
Così, avere una buona postura si traduce in una diminuzione della tensione muscolare ed in una minore sollecitazione delle articolazioni, nella riduzione dei possibili processi infiammatori e quindi del dolore, nonché in un rallentamento dei fenomeni artrosici-degenerativi.
La Rieducazione Posturale, quindi, non potrà essere standardizzata bensì organizzata sulla base della storia di ogni individuo, secondo il suo vissuto e la sua realtà psicofisica.
Il ruolo del Posturologo, dunque, sarà quello di evidenziare, attraverso una batteria di test, i recettori corporei in disfunzione, possibili responsabili della postura scorretta, e la correlazione tra di loro, così da individuare il filo conduttore che lega le varie sintomatologie.
In questo modo si potranno attuare interventi mirati atti a riequilibrare questa alterata comunicazione tra recettori, al fine di ripristinare una postura più funzionale ed equilibrata.
Cercare il bandolo della matassa, non fermarsi alla manifestazione dolorosa ma risalire alla causa primaria basandosi sulla storia del soggetto, individuo unico ed irripetibile, permetterà di riequilibrare il sistema posturale e ridare benessere.
Questo approccio è alla base del nostro lavoro come operatori del benessere.
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